Blue4Ever

Sìmon Solomon Webbe

Biografia
Simon Webbe (Manchester, 30 marzo 1979) è un cantante inglese.
Fatti e cifre abbondano riguardo a Simon Webbe (il suo primo album solistico, “Sanctuary”, ha venduto 700.000 copie, ha lanciato tre singoli di successo e l'ha imposto come una delle grandi sorprese del 2005) ma non danno del tutto l'idea di quanto egli abbia effettivamente conseguito. La si può mettere in un altro modo: Simon un tempo faceva parte dei Blue, quartetto d'impostazione R&B/pop (noto peraltro come la boy-band per eccellenza), e – come tutti sanno – chi esce da una boy-band non avrà una fortunata carriera solistica. A meno, naturalmente, che si chiami Robbie Williams, George Michael, Justin Timberlake o… Simon Webbe. Inevitabilmente, vari esperti sostengono di aver sempre saputo che il successo gli avrebbe arriso, dimostrando notevole perspicacia. Ne sapevano quindi molto più dello stesso Simon all’epoca dello scioglimento dei Blue, gruppo da 13 milioni di pezzi venduti, nel 2004. Allora, se qualcuno gli avesse detto che nel giro di due anni si sarebbe ritrovato a pubblicare il suo secondo album in proprio (s'intitola “Grace”), dopo aver ottenuto una grandiosa affermazione internazionale come artista solista (vendite elevate in Europa e in Asia, affiancate dal premio “Best Breakthrough Act” agli MTV Asia Awards del 2006), semplicemente non ci avrebbe creduto. Ai tempi dell'uscita di "Sanctuary" Simon non faticava ad ammettere di aver vissuto momenti di totale smarrimento trovandosi su un palcoscenico, da qualche parte nel mondo, e accorgendosi d'improvviso di essere assolutamente da solo.
Dice di sè:
« Mi veniva istintivo abbassare il microfono e aspettare che gli altri intervenissero per il ritornello successivo: però, non c'era nessun altro. Mi è occorso un bel po' di tempo per abituarmi alla nuova situazione. E adesso? Ora, a ogni concerto o spettacolo televisivo o registrazione, sento crescere la fiducia in me stesso. »
È stato sicuramente d'aiuto aver trovato un sound che ha le caratteristiche giuste. Lo chiama “urban folk,” poiché la musica riflette sia gli anni della sua adolescenza nel Moss Side di Manchester sia la sua passione per strumenti tradizionali come armonica e banjo. “Grace” è appunto molto prossimo al concetto di folk urbano: caldo, confortante, realistico.
« Non mi sono significativamente allontanato da Sanctuary. » dice Simon, rilevando che gli arrangiamenti sono ancora deliziosamente coinvolgenti e i testi intensi e sinceri; a questo proposito, afferma: « Sono una persona matura. Ne ho viste tante, e sono stato in grado di capire molto già in tenera età. »
Abbastanza buffo il fatto che si fosse gingillato con l'idea di darsi al rap o di presentarsi come un interprete R&B all'insegna del sex appeal.« M'immaginavo come cantante R&B. Poi mi resi conto di non essere la risposta britannica a Usher »
Manchester, e più specificamente il Moss Side, dove tuttora abitano la mamma e i fratelli di Simon, trova posto in “Grace”.Per esempio, il brano che intitola l'album, semiacustico e profumato di gospel, parla di « mia mamma, e come mi ha tirato su. A un certo punto ero andato un po' fuori controllo e lei mi mandò in un campo di addestramento militare su Nevis: : avevo 14 anni. Partii ragazzo e ritornai uomo »
Il ritornello della canzone – “You give me grace to say when I got it wrong” – è il suo modo di ringraziarla.
“Don’t Wanna Be That Man” invece si riferisce a una relazione adolescenziale con una ragazza del quartiere. Accompagnato dai suoni rilassati di chitarra e archi, Simon espone la sofferenza di amare una persona che non può ricambiare. .
La canzone più rappresentativa e più attraente dell’album, e il primo singolo, è “Coming Around Again”, un brano irresistibile che promette di replicare il successo conseguito l'anno scorso da No Worries. Il tema è simile per “Coming Around Again”: i momenti di felicità e la forza dello spirito umano.
La toccante “Go To Sleep” racconta la storia di una ragazza cresciuta dal padre dopo la tragica morte della madre. “A Love Like That” cattura il sentimento, tipicamente maschile, di non riuscire a mostrare tutto l'affetto che si prova, mentre la delicata ballad “My Soul Pleads For You” tratta di amore da una prospettiva diversa.
« È una canzone piena d'emozione su una ragazza che è il tuo grande amore e che per questo tu metti su un piedistallo » spiega Simon, aggiungendo che, sotto il profilo tecnico, è risultata uno dei pezzi più difficili da realizzare, poiché la cantava al massimo dell’estensione vocale.
Discografia
Album

 SANCTUARY (2005)
01. Lay Your Hands
02. No Worries
03. After All This Time
04. Little High
05. Time Of Your Life
06. Unjustified
07. Free
08. Ashamed
09. Only Love
10. All I Want
11. Star
12. Sanctuary
13. Give A Man Hope - Japanese Bonus Track
14. I Ain't You - Japanese Bonus Track
15. Lay Your Hands - Video



 GRACE (2006)
01. Coming Around Again
02. Seventeen
03. Sunshine (Love Like That)
04. Go To Sleep
05. Ain't True To Yourself
06. Don't Wanna Be That Man
07. Angel (My Life Began With You)
08. Fool For You
09. My Soul Pleads For You
10. That's The Way It Goes
11. Take Your Time
12. Grace
13. Rain - Japanese Bonus Track
14. Whatever Gets You Through The Night - Japanese Bonus Track
15. Coming Around Again - CD-Rom Video

Singoli

LAY YOUR HANDS - cd (2005)
01. Lay Your Hands
02. Me, Myself & I







 LAY YOUR HANDS - dvd (2005)
01. Lay Your Hands - Video
02. Lay Your Hands - Stargate Remix Instrumental
03. Lay Your Hands - Stargate Remix
04. Photo Gallery






 LAY YOUR HANDS - The Remix (2005)
01. Lay Your Hands - Stargate Remix










 LAY YOUR HANDS - Savana Blacksmith Rub (2005)
01. Lay Your Hands - feat. Savana Blacksmith Rub









 NO WORRIES - cd single #1 (2005)
01. No Worries
02. Lay Your Hands - Stargate Remix








 NO WORRIES - cd single #2 (2005)
01. No Worries
02. Give A Man Hope
03. I Ain't You







 NO WORRIES - dvd single (2005)
01. No Worries - The Director's Cut
02. Give A Man Hope
03. No Worries - Instrumental/ Behind The Scenes